Lo sport deve essere inclusione…

Leggere quella nota stampa, quello sfogo, quella pubblica denuncia riguardante un bambino affetto da sindrome di down che non trova come poter praticare sport in questa nostra martoriata città mi addolora.

Da padre, da educatore scout, da ex uomo di sport e da Consigliere Comunale leggere quelle righe mi rattrista molto.

Come se ce ne fosse bisogno ancora una volta, i genitori del ragazzino sottolineano  l’importanza che aveva la piscina comunale di Caltanissetta come impianto natatorio utilizzato principalmente dai tanti diversamente abili, che in quel luogo sperimentavano attività socio-riabilitative e di motricità in acqua. La  battaglia iniziata dal sottoscritto nel 2020, già con il precedente bando comunale e il conseguente nulla di fatto la dice lunga da quanto tempo tutti i nisseni aspettino che la piscina riapra i battenti. 

Le voci di alcuni  colleghi Consiglieri Comunali che a traino, e solo successivamente, mi hanno seguito su questa tematica non sono ancora servite ad accelerare sui lavori che la nuova ditta dovrà eseguire. Il Sindaco Gambino promise pubblicamente qualche mese fa’ che la piscina riaprirà con certezza in Aprile, ovviamente mentiva sapendo di mentire.

Dispiace altresì constatare che le tante realtà sportive cittadine non sono in grado di fornire un’opportunità a chi è una persona con disabilità. Ho contattato stamani l’amico professor Vincenzo Duminuco ex Direttore tecnico della Nazionale paralimpica di atletica leggera, con il quale mi sono confrontato sul tema ponendolo ad un livello superiore oltre che ragionando sul caso specifico in questione. E se le varie federazioni ponessero come requisito essenziale una preparazione tecnica anche alla disabilità per conseguire l’attestato di allenatore sportivo delle varie discipline?  

Perché è chiaro anche al sottoscritto  che per lavorare con ragazzi diversamente abili necessita non solo una enorme sensibilità caratteriale ma è essenziale una preparazione tecnica specifica. 

Sono certo, perché confortato anche dalle parole di un professionista che ha dedicato la sua vita allo sport, che tanto a livello cittadino si può fare, interessando ad esempio l’Assessorato alla solidarietà sociale, coordinando le associazioni del terzo settore e le società sportive cittadine in progetti mirati. 

Nella giornata di Lunedì 23 incontrerò il delegato provinciale Coni il Dott. Salvatore Scarantino al quale chiederò lumi e possibili soluzioni. 

Mi auguro che l’Amministrazione Comunale e nello specifico l’Assessore Caracausi, ancora Assessore ahimè di questa giunta nonostante i disastri della sua gestione, possa prendere anch’esso a cuore questa triste realtà, attivandosi velocemente per dare pari dignità al piccolo “Luca” e speranza ai suoi genitori.

Facciamo sì che la parola inclusione non resti uno slogan per i buonisti di turno ma una battaglia di civiltà in una Nazione che si definisce democratica e moderna.

Caltanissetta 20.01.2023

Salvatore Petrantoni